Descrizione
Lo scavo del Naviglio Grande, a partire dal XII secolo, intercettò nel Milanese occidentale le acque provenienti da nord (sponda sinistra) ridistribuendole da bocche irrigue in sponda destra talvolta in alvei naturali e tal'altra artificiali. Uno di questi è probabilmente il letto antico dell'Olona, anche se non è facile individuare con sicurezza quale: sta di fatto che l'Olona inferiore è originato dagli apporti idrici della rete irrigua del Naviglio Grande, in particolare cavo Borromeo, roggia Caronna (o Carona), roggia Colombana, dalla rete drenante e dalle fognature.In particolare, a Misano Olona, dallo sdoppiamento, a scopo irriguo, delle acque di un fontanile, si formano due rogge, l'Olonetta e la Misana, che si riuniscono a sud di Settimo e sfociano nel Roggione, che si forma nelle campagne a sud di Lacchiarella: da quel momento il corso d'acqua, pur avendo ricevuto una portata molto ridotta rispetto alla propria, cambia nome ed è l'Olona inferiore.
Con acque copiose, accompagnato sulle rive da una striscia di bosco in cui dominano ancora essenze autoctone quali il salice e il carpino bianco, scende nel tipico paesaggio della bassa Lombardia, tra risaie, estensioni di mais, prati e filari di pioppi, attraverso i territori di Lardirago, Vialone, Cura Carpignano, Copiano, Genzone, Corteolona, Costa de' Nobili e San Zenone al Po. Tranne quest'ultimo, non attraversa i centri abitati, ma scorre nelle campagne circostanti. La corrente è rapida per il dislivello tra il "terrazzo" della pianura e il solco del Po e vi sono due chiuse di contenimento, una a Genzone e l'altra a Ca' Giulia a Costa de' Nobili, che favoriscono le derivazioni. Dalla prima si voleva ricavare un nuovo alveo poi abbandonato (Olona nuovo) e ne è rimasta un'isola coperta di fitto bosco; dalla seconda si stacca il cavo Ravano.
Con acque copiose, accompagnato sulle rive da una striscia di bosco in cui dominano ancora essenze autoctone quali il salice e il carpino bianco, scende nel tipico paesaggio della bassa Lombardia, tra risaie, estensioni di mais, prati e filari di pioppi, attraverso i territori di Lardirago, Vialone, Cura Carpignano, Copiano, Genzone, Corteolona, Costa de' Nobili e San Zenone al Po. Tranne quest'ultimo, non attraversa i centri abitati, ma scorre nelle campagne circostanti. La corrente è rapida per il dislivello tra il "terrazzo" della pianura e il solco del Po e vi sono due chiuse di contenimento, una a Genzone e l'altra a Ca' Giulia a Costa de' Nobili, che favoriscono le derivazioni. Dalla prima si voleva ricavare un nuovo alveo poi abbandonato (Olona nuovo) e ne è rimasta un'isola coperta di fitto bosco; dalla seconda si stacca il cavo Ravano.